Nome scientifico: Anubias BarteriNome comune: AnubiasClassificazione tassonomicaRegno: PlantaePhylum: AngiospermeClasse: Liliopsida (Monocotiledoni)Sottoclasse: ArecidaeOrdine: AralesSottordine: AlismatalesFamiglia: AraceaeGenere: AnubiasSpecie: BarteriDescrizione: L’Anubias Barteri è una delle piante acquatiche/palustre più comuni utilizzate in acquariologia dolce , è di facile gestione con nessuna particolare esigenza. Nel 1857 SCHOTT stabilì il genere Anubias basandola su un’unica specie, l’Anubias afzelii SCHOTT. Nel corso degli anni vennero poi descritte 18 specie.Varietà più conosciute: Di origine artificiale come Coffeefolia, Caladiifolia, “Broad Leaf”, “Petit”, “Yellow Heart”, “Bonsai”, ecc e quelle di origine naturale come Angustifolia e Glabra.Photo By Felice Panico
Colorazione: Verde smeraldo con infiorescenza bianca.
Habitat: Si diffonde principalmente in zone paludose con movimento lento o quasi stagnante, ombreggiate da una vegetazione molto fitta che impedisce l’esposizione diretta al Sole.
Chimica dell’Acqua
Temperatura: 20-28°CpH: 6.4 – 7.0Durezza dell’acqua: 4-8°dH GH: 8-12° dGh CO2: TollerataQuantità di Luce: Poca luce , predilige sopratutto zone ombreggiateFertilizzazzione: Non necessaria. La velocità di crescita è molto bassa infatti non contribuisce alla biochimica della vasca. In condizioni particolari con buon livello di ferro e magnesio la pianta produce più foglie nuove a settimana.Potatura: Appena la pianta ha raggiunto una buona dimensione la si può dividere tagliando il rizoma in due parti.Fondo Consigliato: Non è necessario nessun fondo fertile.Collocazione in Acquario: Zone laterali dell’acquario purché siano ombreggiate o da altre piante a gambo lungo come le Echinodorus o da minore potenza luminosa.Abbinamenti: L’Anubias Barteri è adatta a pesci e piante di qualsiasi habitat grazie all’adattamento ai vari valori chimici delle acque. Non presenta alleopatia verso altre specie. La pianta è coriacea quindi risulta immangiabile per qualsiasi animale dell’acquario. Consigli per la coltivazione: Si consiglia di legare la pianta con della lenza da pesca o filo di cotone vicino a rocce, legni o decori. IMPORTANTE: Mai interrare il rizoma nel fondo solo le radici!!!Per chi vuole allestire una vasca biotopo, quindi tematica della zona di provenienza della pianta si consiglia l’inserimento di pesci come il Pelvicachromis Pulcher.Diffusione: Molto diffusa nell’Africa centro-occidentale (Senegal, Sierra Leone, Guinea, Costa D’Avorio, Nigeria, Camerun, Congo, Gabon).Difficoltà: Facile.Rischio Estinzione: LC- Rischio Minimo
“Buongiorno a tutti i nostri lettori di Vita di Barriera oggi vi vogliamo illustrare l’interessantissimo reportage sulle Mauritius fatto in collaborazione con noi dal nostro lettore affezionato Gabriele Calcagna che ringraziamo e salutiamo.” L’ Isola delle Mauritius è una splendida isola tropicale situata nell’oceano indiano sud – occidentale a est del Madagascar, oltre all’isola principale […]
Il 16 e il 17 Settembre presso il Museo di Storia Naturale di Calci in provincia di Pisa in via Roma n°79 si è tenuto il 25° Congresso Nazionale organizzato dall’AIC cioè Associazione Italiana Ciclidofili. Al Congresso sono intervenuti Walter de Proost, Francesco Zezza e Adrian Indermaur con 3 interessantissime relazioni che noi di Vita […]
SCHEDA TECNICA Nome scientifico: Symphysodon Aequifasciatus Nome comune: Discus, Pesce Disco, Pesce Pompadour Classificazione tassonomica Phylum: Chordata Classe: Actinopterygii Sottoclasse: Neopterygii Ordine: Perciformes Sottordine: Percoidei Famiglia: Cichlidae Genere: Symphysodon Specie: Aequifasciatus Descrizione: Sua maestà il Discus ,cosi chiamato a causa del corpo compresso ai lati a forma di disco presenta le pinne anali e dorsali molto ampie e arrotondate, le pinne ventrali sono sottili e […]