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Contrastare la crescita delle alghe in acquario Parte 1

Se fosse possibile controllare la crescita delle alghe con una bacchetta magica probabilmente questo articolo non avrebbe senso.

In effetti ci sono animali che come per magia fanno scomparire le alghe, ma non sempre funziona e non istantaneamente.

La soluzione ce la fornisce come sempre la natura attraverso gli erbivori che naturalmente si alimentano di sostanze vegetali. Partendo dai più piccoli ai più grandi c’è da indicare i minuscoli Protozoi che sono invertebrati fitofagi osservabili solamente al microscopio ottico, che presentano un corpo allungato. Si trovano in gran numero sulle pareti degli acquari, dove si nutrono di diatomee e altre microalghe. La loro presenza è rivelata da piccole zone prive di alghe di solito di forma circolare. Sono presenti anche sulle rocce vive e sulla sabbia essendo fondamentali nella mietitura delle alghe.

 

 

 

 

 

 

Copepodi

Foto di Felice Panico

Anche i Copepodi che sono dei minuscoli crostacei che abbondano negli ecosistemi acquatici, contribuiscono alla riduzione delle alghe in acquario. Alcuni Copepodi vivono in acque libere nutrendosi di fitoplancton e particelle organiche, altri vivono invece tra i sedimenti ,soprattutto nei pressi di apparati radicali (Appendici dei Mangrovieti) dove si alimentano direttamente di alghe o materiale organico fra i filamenti vegetali. In acquario i Copepodi vengono predati da alcune tipologie di pesci come Mandarino o i pesci ago che riducendo la popolazione favoriscono la crescita delle alghe.

 

Anfipodi

Foto di Felice Panico

Gli Anfipodi anch’essi piccoli crostacei, sono tra i principali divoratori di vegetali e di sostanze di rifiuto. Li si può osservare negli anfratti sulle rocce vive.

Molluschi

Per la lotta alle alghe prendono parte anche varie specie di Gasteropodi Opistobranchi (Molluschi Gasteropodi senza conchiglia esterna). Uno degli inconvenienti principali è costituito dalla loro dimensione rischiando costantemente di essere aspirati da pompe di movimento e schiumatoi. Il Genere di molluschi più comune e facile da reperire è Dolabella Auricolaria insaziabile divoratrice di alghe che in un sistema chiuso riesce a divorare moltissime alghe in poco tempo. L’unico problema della Dolabella è il loro digiuno prolungato a causa della non disponibilità di alghe, che porta a morte certa l’animale.

I molluschi del genere Aplysia spp. sono inadatte all’acquario, sia per le notevoli dimensioni sia per la sostanza violetta che emettono quando disturbate. Alcune specie più piccole possono essere utilizzate per il controllo di cianobatteri e alghe filamentose rosse e verdi.

Il genere Elysia invece dette “lumache della lattuga di mare” sono molto popolari per la loro dieta specifica di alghe verdi filamentose come Derbesia e Briopsis.

Il genere Ercolania invece sembra si nutra solamente di Valonia e in alcune specie anche di Cladophora e di Chaetomorpha.

Lumache,Patelle e Chitoni

Foto di Felice Panico

Molte specie di Gasteropodi prosobranchi (lumache protette da un guscio esterno) vengono utilizzate negli acquari di barriera per contrastare la crescita delle alghe.

Le più comuni sono quelle del genere Turbo, Astraea e Trochus , poi sono utilizzate anche Cerithium, Nerita, Stomatella, Strombus.

Le Patelle invece sono dei buoni erbivori e alcune si riproducono con successo anche in acquario.

I Chitoni sono molluschi primitivi con un corpo appiattito privo di conchiglia ma coperto da una serie di piastre calcaree articolate. Si cibano di Diatomee e di Batteri.

 

 

 

Granchi

Percnon Gibbesi Autore: CChris-commons.wikimedia.org/wiki/File:Percnon_gibbesi.JPG
Mithraculus Sculptus Foto di Felice Panico

Anche i Granchi sono degli ottimi erbivori come ad esempio. Mithraculus Sculptus o Granchio smeraldino è molto comune per la capacità di controllare la Valonia, alga verde a bolle, mentre Percnon Gibbesi come in foto, è un ottimo divoratore di alghe filamentose e può raggiungere dimensioni considerevoli, infatti essendo onnivoro si nutre anche di altri animali pesci compresi se ne hanno la possibilità.

Paguri

I Paguri dei generi Clibanarius, Calcinus, Phimochirus e Paguristes sono degli ottimi erbivori che si nutrono di cianobatteri ed alghe filamentose verdi e rosse grazie alle loro pinze, che riescono a ripulire le alghe fra i rami dei coralli. Non tutti i paguri sono erbivori infatti possono uccidere e divorare lumache per procurarsi un guscio nuovo e più grande, oppure tridacne malate o morenti  ( Metodo del Glucosio per Salvare le Tridacne ). Negli acquari marini comunque l’inserimento di un paguro è molto utile.

Foto di Felice Panico
Foto di Felice Panico
Foto di Felice Panico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricci di Mare

Anche i Ricci di mare sono degli ottimi erbivori e si nutrono di alghe, l’unico problema è che nella loro estenuante ricerca di cibo possono provocare la caduta di coralli non adeguatamente incollati sulle rocce, ecco perché si chiamano anche “Bulldozers”. Si cibano anche di alghe coralline scrostandole dalle rocce, dai vetri o dagli accessori.

I ricci Diadema Setosum o “ricci dalle lunghe spine” sono i più utili in acquario, anche se a volte possono brucare i tessuti dei coralli o pungere dolorosamente la pelle quando maneggiati.  

I Ricci Mespilla GlobulusTripneustes Gratilla sono altre specie di ricci instancabili mangiatori di alghe che grazie alla loro taglia più ridotta e ai loro aculei più piccoli riescono a inoltrarsi negli anfratti dove il D. Setosum non riesce ad arrivare. Una caratteristica di questi animali è il forte potere di adesione dei pedicelli a ventosa, che permettono di trasportare sul proprio corpo pezzettini di roccia, gusci e altro materiale organico per mimetizzarsi dai predatori.

Foto di Felice Panico
Foto di Felice Panico

 

Foto di Felice Panico

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine Prima Parte

Segue Contrastare la crescita delle alghe in acquario Parte 2

Felice Panico
Acquariofilo dall'età di 10 anni con esperienza in acquariologia dolce,marina e salmastra, appassionato di immersioni subacquee e di microscopia.
https://www.vitadibarriera.it

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